Spesso è una scelta, a volte una necessità, sta di fatto che correre di notte è ormai un’abitudine diffusa tra i podisti nostrani. Non tutti infatti possono permettersi il lusso di scegliere gli orari per il proprio allenamento, magari per ragioni di lavoro o di studio, e le ore a ridosso della notte diventano dunque le uniche disponibili per tenersi in forma con la corsa.Ma c’è anche chi di tempo a disposizione ne ha, preferendo però le ore serali o il mattino presto per dedicarsi alla propria attività preferita, lontano dal caos della vita diurna ed in perfetta solitudine. Qualunque sia la ragione della scelta, il Night running, vale a dire la corsa notturna, è particolarmente stimolante proprio perché in quelle ore è possibile allenarsi potendo contare su un’atmosfera più tranquilla. Correre di notte, però, può rappresentare un rischio per il podista, specie se si sceglie un percorso extra-cittadino. E allora andiamo a vedere quali precauzioni occorre prendere se si vuole praticare il Night running.
Di fondamentale importanza è l’abbigliamento. Durante le ore del giorno è facile essere visti dagli automobilisti di passaggio, mentre la corsa in notturna non garantisce tale visibilità. E’ importante dunque vestirsi in modo adeguato, con abiti dai colori accesi (meglio se rifrangente), così da poter salvaguardare la propria incolumità. Gli abiti, poi, dovranno essere adeguati alla stagione, ma anche alle ore in cui si decide di correre. Durante la notte il tasso di umidità tende a salire, mentre le temperature scendono di qualche grado ed è quindi importante coprirsi nel modo giusto. Un’altra accortezza da prendere è quella della scelta del percorso, specie se si sceglie di correre su una strada scarsamente illuminata. Occorre fare delle verifiche nelle ore diurne ed accertarsi che il percorso sia privo di ostacoli e buche, per evitare che l’oscurità procuri incidenti o traumi. Meglio sarebbe scegliere un percorso cittadino, illuminato, asfaltato e che presenti quindi meno rischi per la propria salute. (fonte: scritto da Di Gioia Bò, http://www.ilfitness.com/)
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