domenica 24 luglio 2011

Resistenza aerobica, resistenza anaerobica

Il metabolismo aerobico rappresenta la principale via di produzione energetica, ma ha il grosso limite di richiedere tempo per raggiungere la piena attivazione (circa un paio di minuti); la massima quantità di energia prodotta nell'unità di tempo è inoltre limitata (20 Kcal/minuto ca.). Di conseguenza, la resistenza aerobica è importantissima se lo sforzo richiesto supera i due minuti.

In linea generale, la resistenza aerobica dipende da molti fattori, fra i quali:
  • vascolarizzazione muscolare (diametro e numero dei capillari);
  • efficienza dell'apparato cardio-respiratorio (bassa frequenza cardiaca a riposo, trofia della muscolatura cardiaca, volume di sangue e dei globuli rossi, capacità di assorbimento ed utilizzo dell'ossigeno);
  • contenuto nel sangue di ossigeno, zuccheri e acidi grassi nelle quantità ottimali;
  • quantità di fibre muscolari rosse;
  • condizioni del sistema muscolo-fasciale-articolare;
  • capacità di auto rilassamento;
  • stile di vita (alimentazione, stress, qualità del sonno, attività fisica ecc.).
 La resistenza aerobica può essere ulteriormente suddivisa in:
  • resistenza aerobica di breve durata: dai 2 agli 8 minuti (coinvolge in maniera importante anche il sistema anaerobico lattacido);
  • resistenza aerobica di media durata: dagli 8 ai 30 minuti (coinvolge prevalentemente il sistema aerobico);
  • resistenza aerobica di lunga durata: dai 30 minuti in su (coinvolge quasi esclusivamente il sistema aerobico).
Anaerobico significa "in assenza di ossigeno". In riferimento alla resistenza tale termine viene utilizzato per sottolineare l'utilizzo di una via metabolica che produce energia indipendentemente dalla presenza di questo gas. Il sistema di emergenza anaerobico entra in funzione quando la richiesta energetica supera la massima capacità dell'organismo di produrla, rendendo disponibile una quota extra di ATP. Rispetto al precedente, presenta una latenza minore (si attiva massicciamente in pochi istanti) ed una potenza maggiore (produce più energia nell'unità di tempo). Il sistema anerobico ha tuttavia il grosso limite di produrre un catabolita tossico, l'acido lattico (il cui accumulo limita la capacità di contrazione muscolare causando fatica) e di esaurire in breve tempo i substrati energetici. Di conseguenza, la resistenza anaerobica è importante negli sforzi di durata inferiore ai due minuti.

Similmente a quanto visto per la resistenza aerobica, anche quella anaerobica può essere ulteriormente suddivisa in:
  • resistenza anaerobica di breve durata: meno di 15 secondi (coinvolge massicciamente il sistema anaerobico alattacido);
  • resistenza anaerobica di media durata: dai 15 ai 60 secondi (coinvolge prevalentemente il sistema anaerobico lattacido);
  • resistenza anaerobica di lunga durata: dai 60 ai 120 secondi (coinvolge il sistema anaerobico lattacido ed in parte anche quello aerobico).
Post tratto dall sito http://www.my-personaltrainer.it

giovedì 14 luglio 2011

Bari - 1° Trofeo Ignazio Lojacono - R. Annoscia

L’idea originale prevedeva una gara su strada in programma per il 24 giugno, poi l’inserimento nelle iniziative della Sotto le stelle del Cus, una sorta di notte bianca sportiva, l’hanno fatta diventare una manifestazione su pista in programma per il 9 luglio. Una bella serata, una formula innovativa, una dieci per 2 km, sabato 9 luglio è così andata in scena la 1^ edizione del Trofeo Ignazio Lojacono, il grandissimo presidente del Cus Bari, recentemente scomparso, che tanto ha fatto per lo sport cittadino. La location, la pista appunto del Cus Bari, gloriosa polisportiva barese, che ha finalmente organizzato la sua gara. Oltre logicamente al presidente del sodalizio, il dottor Renato Laforgia, il merito è tutto di Nico Andriola e Rodolfo Maggio, ideatori della manifestazione, con quest’ultimo che ha dato davvero l’anima per la riuscita della stessa. E a testimonianza di ciò, la crisi di pianto nervosa dell’amico Rodolfo quando il giudice ha sparato il colpo di start. Quattordici le squadre iscritte a darsi battaglia per vincere il trofeo. A disposizione degli atleti i tanti bagni di questa mega struttura, polmone e cuore dello sport a Bari. Davvero elitaria la scelta di non prevedere alcuna quota d’iscrizione regalando a tutta i partecipanti una maglia tecnica di marca e 250 grammi di caffè. Transennata la pista nel punto d’ingresso per evitare invasioni del pubblico, lo speaker ha più volte raccomandato a tutti di non entrare in pista e agli atleti di entrare nella zona cambio solo al momento dello stesso. Purtroppo le regole sono stare create per essere infrante, e approfittando dell’esiguità degli addetti al controllo, la pista si è man mano riempita, lasciando sì libere le prime corsie dove di fatto si correva, ma creando difficoltà per i giudici e ci cronometristi nel rilevare giri e tempi, in una manifestazione già di per sé difficile da controllare. Erano pochini anche i giudici, perche la maggior parte era impegnata a Foggia per i Societari. C’è da dire che comunque la manifestazione si è svolta bene, la gente si è divertita, molti runners hanno provato o riprovato il piacere di assaggiare la pista, è stato bello ridere, stare insieme, scherzare… e correre. Apprezzabili le performances di molti atleti che si sono impegnati cercando di dare il meglio su quei 5 giri di pista. Qualche squadra ha però infranto il regolamento che, come gara Fidal, era da rispettare: dieci atleti per squadra, tutti iscritti per la stessa squadra. Anche al sottoscritto, che avrebbe voluto creare una formazione mista, era stata vietata la partecipazione in questi termini. Purtroppo, però, alcune squadre hanno inserito elementi di altre società, altre hanno corso in nove con l’ultima frazione (ri)corsa dal primo frazionista, giudici e cronometristi hanno avuto qualche incomprensione e…. il clima di amicizia è sparito. Molte le polemiche, classifiche impossibili da stilare, certa solo l’affermazione della Bitonto Runners, vincitrice del 1° Trofeo Lojacono. Dopo un breve incontro tra presidenti dei vari sodalizi si è deciso di rispettare la legge della pista (al di là) di eventuali infrazioni lasciando sul podio la Canusium 2004 , seconda, e la Kankudai Bari, terza, premiate sul mega palco dal presidente del Cus Bari. E’ dispiaciuto davvero che queste polemiche abbiano un po’ rovinato la serata, davvero ben concepita dagli organizzatori, che avevano previsto anche il ristoro finale con anguria a volontà ed acqua, oltre alla possibilità di partecipare alle altre fasi della festa del Cus. Appuntamento da ripetere per gli anni a venire, da migliorare, come evidenziato, il numero degli addetti per il servizio d’ordine. Inoltre, far rispettare le regole, una volta stabilite, per evitare incomprensioni e discussioni….

Scritto da Roberto Annoscia -Redazione Podisti.Net

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