domenica 30 novembre 2014

Maratona Firenze, 38enne muore a 1 km dal traguardo


Luigi Ocone 38 anni,
PODISMO IL PONTE
Vani i tentativi di rianimare Luigi Ocone, di Fucecchio, stroncato da un malore. La gara era stata vinta dal keniano Kipsang, alla prima esperienza sui 42 km, in 2h09'55. Primo degli italiani Domenico Ricatti, 8°. Nelle donne quinta vittoria consecutiva etiope: quest'anno con Gebireyes-
Un malore è stato fatale a Luigi Ocone, 38 anni, di Fucecchio, che aveva corso con un gruppo podistico di Ponte a Cappiano. L'uomo, che non era alla prima maratona ed era un grande appassionato, è morto a un chilometro dal traguardo da piazza Santa Croce. Vani i tentativi di rianimarlo. Era uno dei 9.438 corridori sui 10.777 iscritti (quindi record dei diecimila arrivati sfumato) al via della Firenze Marathon. È accaduto tra viale Giovine Italia e via dell'Agnolo. Il podista ha detto a un amico: "Non ce la faccio più". Subito dopo si è accasciato a terra. Soccorso da un medico che era in gara, Stefano Grazzini, aiutato in breve tempo dai soccorsi al seguito della corsa con il cardiologo di Santa Maria Nuova. Ma non c'è stato nulla da fare. Era originario di Pozzuoli (Napoli), ma abitava in Toscana da circa due anni. Tesserato per la società Podismo Il Ponte di San Miniato (Pisa), il 26 ottobre scorso ha chiuso la Maratona di Lucca al 15° posto assoluto e si proponeva di correre a Firenze intorno alle 2 ore e 45'. I familiari, si legge in una nota della Firenze marathon, "hanno appreso praticamente in tempo reale la notizia, dal momento che lo attendevano all'arrivo e si sono immediatamente spostati, avvertiti da un altro maratoneta che stava correndo nel frattempo arrivava al traguardo, sul luogo della disgrazia, e hanno assistito alle operazioni di soccorso". Il sostituto procuratore Filippo Focardi ha deciso che venga effettuata l'autopsia per stabilire la causa della morte: l'esame potrebbe svolgersi già domani o, al più tardi, martedì.

Post tratto dall'articolo da LA GAZZETTA DELLO SPORT

Una card per il popolo che va di corsa

Gare, percorsi di allenamento, consigli di alimentazione, visite di controllo: sarà tutto nella Runcard

Il mondo della corsa amatoriale si dà un ordine. O, meglio, insegue un senso di appartenenza mai conosciuto fino ad ora. Come? Una card, un sito e un pool di esperti: l’idea di creare una vera e propria community per condividere una passione nasce nel tempo e arriva al traguardo ora che la Federazione italiana di atletica leggera ha individuato il mezzo.

L’Italia è un paese dove oltre quattro milioni di persone si mette in moto, quasi con regolarità e, spesso, improvvisando percorsi, tempi, tabelle, segreti. La carta della corsa, Runcard, prova a mettere ordine in tutto questo, dando al jogging fai da te punti di riferimento qualificati. C’è l’esperto di alimentazione, quello per la preparazione fisica o mentale da consultare. Ma ci sono anche, e soprattutto, i tracciati dove sudare: da oggi parte la nuova avventura che, entro il 2015, dovrebbe creare una comunità di almeno centomila tesserati, destinati ad aumentare negli anni.
 

domenica 16 novembre 2014

Camminare e’ l’arma piu’ efficace per prevenire il diabete

Contro il diabete, l'arma più efficace potrebbe essere una camminata. Secondo uno studio del Pennington Biomedical Research Center di Baton Rouge, Louisiana, pubblicato sulla rivista Diabetes Care, le persone con una bassa attività fisica sono più a rischio di diabete.

Mentre quelle che camminano spesso, durante il giorno, hanno minori probabilità di ammalarsi di questa patologia. In generale, gli scienziati raccomandano un minimo di 10 mila passi al giorno, tenendo presente che 2 mila passi corrispondo a circa 1 chilometro e mezzo. I ricercatori hanno chiesto a 1800 volontari di misurare con un pedometro la loro attività fisica quotidiana.

Nessuno dei partecipanti, all'inizio dello studio, soffriva di diabete, ma dopo 5 anni 243 persone hanno sviluppato la malattia. Il 17 per cento di quelli con minore attività fisica si erano ammalati, rispetto al 12 per cento di quelli che invece facevano almeno 3500 passi al giorno. Le persone che camminavano di più avevano il 29 per cento in meno di probabilità di sviluppare il diabete, al netto degli altri fattori di rischio.

(Fonte: news.paginemediche.it)

domenica 2 novembre 2014

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