Valeria Straneo
ha stabilito stamattina alla 38ª RomaOstia (Silver Label IAAF) il record italiano della mezza maratona, 1h07:46. La 35enne del Runner Team 99 - quarta assoluta alle spalle del terzetto africano composto dalle keniane Florence Kiplagat (1h06:38) e Agnes Kiprop (1h07:22) e dall'etiope Tirfi Beyene (1h07:43) - ha così migliorato l'1h08:27 che Nadia Ejjafini (Esercito) aveva corso meno di quattro mesi fa, il 18 ottobre, a Cremona. Sotto il vecchio primato anche il bronzo europeo della maratona, Anna Incerti (Fiamme Azzurre), quinta in 1h08:18. Risultati che, oltre al crono, per le due azzurre valgono rispettivamente l'oro e l'argento dei Campionati Italiani di mezza maratona, quest'anno abbinati proprio alla classica capitolina. Significativi i passaggi intermedi delle due atlete appaiate per almeno tre quarti di gara: 15:51 ai 5km, 32:08 ai 10km e 48:24 ai 15km. Notevoli anche i rispettivi progressi personali: la Straneo prima di oggi su questa
distanza aveva al suo attivo l'1h09:42 centrato sempre a Cremona l'anno scorso, mentre la Incerti aveva vinto la RomaOstia 2011 migliorandosi fino a 1h09:06. Le due azzurre a fine settembre avevano preso parte alla Maratona di Berlino: sesta la Incerti in 2h25:32 e ottava la Straneo in 2h26:33, tempi che per entrambe hanno significato il minimo olimpico per Londra. "Non mi sembra vero! - le prime parole di Valeria Straneo a fine gara - Sapevo di stare benissimo, il raduno federale di San Vincenzo (LI) mi aveva dato degli ottimi riscontri, ma davvero non pensavo di poter arrivare a tutto questo. Anche Anna (Incerti, ndr) è davvero in formissima ed oggi credevo che le sarei rimasta dietro. Fino al 15° km abbiamo corso vicine e poi io ho allungato, sapendo bene che in volata contro di lei non ce l'avrei mai fatta. Al traguardo non credevo ai miei occhi e nemmeno al cronometro! Davvero una gara da incorniciare. Adesso voglio provarci ancora in maratona. Il sogno resta la maglia azzurra all'Olimpiade, ma al momento sono la quarta italiana con il minimo (le altre tre sono nell'ordine Incerti 2h25:32, Console 2h26:10 ed Ejjafini 2h26:15, ndr) e i posti sono solo tre. Correrò a Rotterdam il 15 aprile, stavolta solo contro il tempo. So di avere dei margini di miglioramento ancora tutti da esplorare". Veloce anche per la gara maschile vinta dal keniano Philemon Kimeli Limo in 59:30 davanti all'etiope Shumi Dechasa Leche (59:51) e all'altro keniano junior Kiprop Limo (59:55). Il primo italiano, a cui va anche è il titolo tricolore, è il carabiniere Stefano La Rosa, undicesimo assoluto in 1h02:14. Per il grossetano, già campione dei 5000 in pista, si trattava della seconda esperienza sui 21,097km, dopo l'1h05:06 con cui aveva esordito in ottobre a Pisa. Sale un gradino, rispetto all'edizione 2011 della rassegna nazionale, l'aviere Domenico Ricatti, argento e sedicesimo assoluto in 1h04:02, un secondo meglio di Stefano Scaini (Running Club Futura), 1h04:03. Gli altri titoli di categoria sono andati agli juniores Daniele D’Onofrio (Atl. Gran Sasso/1h06:52) e Francesca Cocchi (Calcestruzzi Corradini Excelsior/1h23:45) e alle promesse, già campioni 2011, Michele Palamini (G.Alpinitistico Vertovese/1h04:19) e Sara Brogiato (Cus Torino/1h15 47).
distanza aveva al suo attivo l'1h09:42 centrato sempre a Cremona l'anno scorso, mentre la Incerti aveva vinto la RomaOstia 2011 migliorandosi fino a 1h09:06. Le due azzurre a fine settembre avevano preso parte alla Maratona di Berlino: sesta la Incerti in 2h25:32 e ottava la Straneo in 2h26:33, tempi che per entrambe hanno significato il minimo olimpico per Londra. "Non mi sembra vero! - le prime parole di Valeria Straneo a fine gara - Sapevo di stare benissimo, il raduno federale di San Vincenzo (LI) mi aveva dato degli ottimi riscontri, ma davvero non pensavo di poter arrivare a tutto questo. Anche Anna (Incerti, ndr) è davvero in formissima ed oggi credevo che le sarei rimasta dietro. Fino al 15° km abbiamo corso vicine e poi io ho allungato, sapendo bene che in volata contro di lei non ce l'avrei mai fatta. Al traguardo non credevo ai miei occhi e nemmeno al cronometro! Davvero una gara da incorniciare. Adesso voglio provarci ancora in maratona. Il sogno resta la maglia azzurra all'Olimpiade, ma al momento sono la quarta italiana con il minimo (le altre tre sono nell'ordine Incerti 2h25:32, Console 2h26:10 ed Ejjafini 2h26:15, ndr) e i posti sono solo tre. Correrò a Rotterdam il 15 aprile, stavolta solo contro il tempo. So di avere dei margini di miglioramento ancora tutti da esplorare". Veloce anche per la gara maschile vinta dal keniano Philemon Kimeli Limo in 59:30 davanti all'etiope Shumi Dechasa Leche (59:51) e all'altro keniano junior Kiprop Limo (59:55). Il primo italiano, a cui va anche è il titolo tricolore, è il carabiniere Stefano La Rosa, undicesimo assoluto in 1h02:14. Per il grossetano, già campione dei 5000 in pista, si trattava della seconda esperienza sui 21,097km, dopo l'1h05:06 con cui aveva esordito in ottobre a Pisa. Sale un gradino, rispetto all'edizione 2011 della rassegna nazionale, l'aviere Domenico Ricatti, argento e sedicesimo assoluto in 1h04:02, un secondo meglio di Stefano Scaini (Running Club Futura), 1h04:03. Gli altri titoli di categoria sono andati agli juniores Daniele D’Onofrio (Atl. Gran Sasso/1h06:52) e Francesca Cocchi (Calcestruzzi Corradini Excelsior/1h23:45) e alle promesse, già campioni 2011, Michele Palamini (G.Alpinitistico Vertovese/1h04:19) e Sara Brogiato (Cus Torino/1h15 47).
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