lunedì 20 dicembre 2010

IL GINOCCHIO DEL CORRIDORE

Nella sessione di allenamento domenicale mentre salivo l'ultimo ponte verso il rientro si manifestava un dolore lancinante nella zona laterale esterna del ginocchio bloccando il naturale movimento dell'arto. Nelle giornate precedenti il dolore benchè leggero era sopportabile e si manifestava verso i primi 30' scomparendo successivamente. Ahimè! Ora sono bloccato e niente corsa, il nostro medico e runner Giancarlo mi consiglia riposo, ghiaccio e un'ecografia che farò nei prossimi giorni e addio corsa per ora! Facendo un po' di scounting in rete trovo quest articolo molto interessante che riporta precisamente la mia situazione.

Puoi dire di essere un "runner" solo quando hai sofferto del ginocchio del corridore. - Gaggio
Articolo : Bandelletta ileo-tibiale
Scritto da Dott. Michele Bastianelli
Venerdì 10 Aprile 2009

La sindrome della bandelletta ileo-tibiale è comunemente detta “il ginocchio del corridore”. Si tratta, infatti, di un processo infiammatorio della zona laterale del ginocchio (il tratto ileo-tibiale della fascia lata) che colpisce prevalentemente i podisti anche se ciclisti e sportivi in genere non ne sono esclusi.Anatomicamente possiamo descrivere la fascia lata come il rivestimento dei muscoli laterali della coscia e il suo tratto ileo-tibiale è quello che passa lateralmente al condilo esterno del femore e s’inserisce sul perone. Proprio a causa della sua conformazione anatomica, la bandelletta subisce una serie di microtraumi durante la corsa che possono provocare l’insorgenza della sindrome del ginocchio del corridore. I traumi sono dovuti allo sfregamento della bandelletta sul condilo femorale quando dalla sua posizione posteriore si sposta anteriormente a ogni estensione del ginocchio (il massimo dello stress si ha a circa 30° di flessione del ginocchio). Esistono poi dei quadri patologici concomitanti che possono provocare o scatenare l’insorgenza dei sintomi, quali le ginocchia vare, ossia le gambe a parentesi,e una eccessiva pronazione, ma senza dubbio una delle cause più frequenti è l’aumento esagerato del chilometraggio settimanale oppure l’errata esecuzione di una singola seduta (sia per quantità che per qualità). Personalmente ritengo che anche la corsa su terreni sconnessi possa provocarne l’insorgenza perché può peggiorare “l’appoggio” del piede, così come la corsa collinare perché aumenta la flessione del ginocchio (soprattutto in discesa). La sintomatologia insorge in maniera molto subdola: all’inizio si manifesta in maniera sorda dopo pochi minuti, poi sembra attenuarsi con il passare dei km, ma alla fine aumenta di nuovo fino a condizionare la dinamica della corsa al termine della seduta. Normalmente il dolore è nella zona laterale del ginocchio e si esacerba con la digitopressione a ginocchio flesso sul condilo laterale del femore. Con il passare dei giorni, se il quadro non migliora, il dolore induce a ridurre i km e la velocità della corsa. Il primo trattamento che può dare sollievo è la crioterapia: applicare la borsa del ghiaccio localmente per 10-15 min. subito dopo la corsa ma anche durante la giornata. Nel caso in cui il problema non si risolva, normalmente lo specialista ortopedico consiglierà dei FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei) e dei miorilassanti oltre alla sospensione della corsa. Naturalmente concordo con l’ortopedico, ma dal punto di vista fisioterapico ritengo molto utile rilassare e detendere la fascia lata con esercizi di stretching e con della massoterapia.

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