giovedì 16 dicembre 2010

Correre con la neve

L’Italia è imbiancata, a Pavia e provincia ha nevicato ininterrottamente per due giorni ed i centimetri a terra sono arrivati ad oltre i venti. Impossibile rinunciare a correre, sia giovedì sia venerdì, l’unica modifica alla tabella è stata l’evitare giovedì il lavoro con ripetute troppo impegnative su di un terreno instabile. Ti vesti, titubante di cosa troverai all’esterno, guardi fuori, ti domandi se sei pazzo o se sei pagato per farlo, ma in ogni modo apri la porta ed esci, fai partire il gps e via…

Dapprima sul marciapiede dove la neve è fresca ma piena di insidie, poi in strada dove la neve a tratti si mischia ad una fanghiglia gelata. Passi la prima via abitata, passi la seconda via abitata, giri l’angolo e cominci le strade in mezzo ai campi… ed è proprio qui che la differenza agli occhi è notevole. Infatti, la distesa verde che di solito mi accompagna nei lunghi o nei lenti, da due giorni è bianca, di un bianco soffice e talmente coprente da nascondere i dislivelli dei sentieri, al punto da coprire i canali di scolo delle risaie, al punto da cancellare i limiti tra un campo e l’altro. La neve fa diventare un tutt’uno una natura di per sé già entusiasmante che da due giorni è diventata anche “cullante”. La mente ti fa staccare i piedi da terra, ed il procedere dapprima titubante per evitare storte o scivolate compromettenti, si fa ora sicuro e a buon ritmo. I piedi bagnati a causa di scarpe inadatte a certe situazioni corrono comunque veloci nel silenzio della pianura pavese. Il tratto d’andata scorre veloce quasi senza sentirsi, ma appena si inizia il ritorno verso casa, ecco il completarsi del quadro, il nevischio che in andata non si sentiva perché alle spalle, perché comunque nel senso di marcia, ora l’abbiamo di fronte faccia a faccia, ed oltretutto facendosi più spesso diventa pungente e quasi a tormenta, al punto da trasformare il sentiero tra le risaie in un sentiero d’attraversamento del polo nord in piena bufera. Ma ovviamente è fantasia pur se mista a realtà, fantasia che fa volare ogni podista, ma che allo stesso tempo ti fa assaporare un mondo sì esterno, ma che ci circonda e avvolge, che molto spesso stressati da lavoro e ritmi frenetici, perdiamo e nemmeno vediamo.
Non esitate a correre con qualsiasi condizione meteo, soprattutto se avete la fortuna di trovarvi fuori città, immergetevi nella natura, aprite i sensi… tutti… e correte, al rientro vi sentirete diversi! (Scritto da Andrea Libanore  - Podisti.Net)

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