lunedì 12 aprile 2010

La Mia Maratona - da Antonio

11 aprile - Oggi ho festeggiato il mio 16.450° giorno di Vita con la MARATONA di MILANO. Per chi non ama fare i conti, ho compiuto da qualche mese il mio 45° compleanno. Qualcuno mi dice che non li dimostro, sembro molto più giovane rispetto all’età anagrafica, e ciò mi fa enormemente piacere, ma avevo da tempo necessità della classica prova del 9. Una sfida con me stesso! Anche per festeggiare in modo diverso il mio compleanno.E’ così invogliato da una banda di Amici “MATTI”, decisi, all’indomani dello scorso Natale, di iscrivermi a questa competizione. Và detto che già di suo la Maratona è una gara molto impegnativa, se si aggiunge che il percorso di Milano è il più veloce d’Italia, posso ben dire di trovarmi di fronte alla potenzialità di effettuare una prestazione podistica da incorniciare. E’ così è stato:Ho corso 42.195 metri (forse anche qualcosa in più, così rileva il mio garmin) in 3 h 15’ 50”.Ringrazio: il Buon Dio che mi ha dato questa opportunità, chi ha creduto in me spronandomi quotidianamente, chi mi ha sopportato e supportato, e non per ultimo la mia perseveranza negli allenamenti effettuati nelle 16 settimane di preparazione.Ma ora lasciatemi raccontare l’EMOZIONE di aver partecipato alla 10° edizione della Milano City Marathon 2010.Dopo i consueti preparativi pre-gara, con stretching, riscaldamento e piccoli allunghi, mi concedo nelle ultime foto ricordo, e poi subito mi addentro nella gabbia a me riservata in attesa dello Starter. Il mio pettorale è il n.ro 4471, sarà un caso ma la somma di questi numeri è 16 (sicuramente mi porterà fortuna). Lo Speaker annuncia il n.ro totale dei partecipanti, supera di poco i 5.000 maratoneti provenienti da oltre 40 paesi del mondo, sulla linea di Partenza. Pochi secondi ancora e poi il VIA. Intanto, i Top Runner partono e così si inaugura il nuovo percorso omologato, da Rho-Pero, nel nuovo polo fieristico di Milano esattamente in via Buonarroti, dove si svolgerà prossimamente EXPO 2015. Da via Sempione l’inizio della gara è un po’ monotona, ma scorrevole anche perché ognuno di Noi ha voglia di mettersi in gioco. Al 5° Km. si entra nel Bosco in Città costeggiando via Novara per entrare poi nel 10° Km. nel Parco di Trenno con l’annesso Ippodromo. Subito dopo ci si imbatte nel maestoso Teatro del Calcio Italiano (Stadio Giuseppe Meazza, nonché il mitico San Siro). Fugace sguardo per ammirarlo e poi subito per piazzale Lotto, e strisciando il parco Monte Sella al 15° Km. entriamo nella lunga via Gallarate fino a corso Sempione di Milano con l’omonima Porta e al 20° Km. vi è la biforcazione per quelli che proseguiranno la Maratona e quelli che invece si fermeranno al 21° Km. per la Mezza maratona davanti al Castello Sforzesco.Io, continuo come da programma, assistito anche da bande che suonano dal vivo e con amplificatori, lungo alcuni tratti del percorso, che sparano tanta bella musica anni ’80-’90 “energizzante” per incitare i podisti. Nel frattempo siamo entrati nel cuore di Milano, con Porta Nuova, Porta Venezia, Piazza San Babila e al 26° Km. siamo davanti al maestoso DUOMO (il mio sguardo emozionato si rivolgerà più volte alla Madonnina per ringraziarla e inviarLe baci di felicità, perdendomi poi fra gli sguardi increduli al nostro passaggio di molte persone). Si rivelerà il momento più bello della Maratona: sono commosso ed emozionato, ricevo tanti applausi, tanti “give me five” e tanti sorrisi da anziani, giovani e bambini. E’ una festa? Si è la festa dello Sport.Ma la gara è ancora lunga, su corso Venezia incontro nel versante opposto (che mi seguono a ritmo sostenuto) diversi amici podisti pugliesi e soprattutto baresi e ci incitiamo a vicenda, uno su tutti cito il mio amico Lorenzo Pascazio affianco al mitico Camillo. Al 30° Km. circa siamo all’incrocio fra Porta Argentina e Porta Romana, per poi raggiungere al 34° Porta Ticinese e ammirare il Naviglio Grande su Piazza XXIV Maggio. Nel frattempo, aihmè si intravedono i primi segnali di affaticamento: molti podisti lanciano la spugna, chi si ferma per rifiatare per poi riprendere lentamente e altri invece abbandonano definitivamente la gara. Purtroppo, dispiace ma la maratona è una gara non soltanto di forza, ma soprattutto di strategia. E’ una prova di carattere e di testa (così si suole dire). Passato il muro dei 36 Km., siamo a Porta Magenta alla piazza della Conciliazione e per via Giotto, mi avvio verso la Fiera Campionaria. Appena concluso questo tratto la Maratona volgerà al termine, intanto verifico lo stato delle mie gambe con una leggera progressione. Tutto OK. Sono pronto per il rush finale, mi ripeto correndo in corso Sempione, poi viale Elvezia, via Legnano ed infine il Traguardo su Piazza Castello, ponendo il mio sigillo sulla 10° edizione della Milano City Marathon. Anche questa volta è fatta. Ho vinto la mia sfida con me stesso e una graziosa signora dello Staff incorona con una medaglia il mio 585° posto in classifica generale su 3.435 arrivati a destinazione. Pianto di gioia al telefono, comunicando il mio risultato a mia moglie a cui và la dedica di questa grande impresa.

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