Il tendine rotuleo è talvolta fonte di problemi per gli sportivi, in particolare per i runner, in quanto è molto sollecitato nella corsa e nelle specialità atletiche di salto. E’ un tendine che collega la parte inferiore della rotula con la testa (apofisi) superiore della tibia ed è in pratica la parte terminale del quadricipite, un muscolo certo più conosciuto anche da chi è poco tecnico.
- Una certa instabilità del ginocchio, che può aversi come conseguenza di una lesione al legamento crociato, che a sua volta è un tipico caso da partita di calcetto finita male.
- Il ginocchio valgo, perchè provoca una trazione sul tendine disomogenea, soprattutto nella zona centrale, che viene allungata maggiormente.
- Sovraccarico funzionale dovuto a sforzi massimali con la gamma in flessione, una situazione tipica nelle discipline di salto; anche la corsa in discesa comunque, se prolungata e ripida, può portare all’infortunio da sovraccarico.
- Lesioni del quadricipite, calcificazioni della rotula e altre patologie di carattere ortopedico possono ancge essere causa di lesioni al tendine rotuleo.
In questi casi per la diagnosi si procede quasi sempre con l’ecografia, mentre una radiografia può rivelare eventuali legami fra i problemi al tendine e la rotula, e una risonanza magnetica può dare un quadro più accurato nel caso di degenerazioni del tessuto tendineo. Quanto alle terapie, la laserterapia ad alta potenza ha un effetto stimolante al livello di microcircolazione, migliorando il ricambio cellulare, mentre la terapia con ultrasuoni sembra che vada bene solo per casi lievi, altrimenti può essere necessario ricorrere anche all’intervento chirurgico. (tratto dal blog Outdoor)
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