venerdì 8 gennaio 2010

Correre il primo dell’anno è un momento magico

Post segnalato dall'amico Antonio e scritto da Elisabetta Iurilli - Giovedì 07 Gennaio 2010 16:55 - Pubblicato su http://www.podisti.net/

Tutto intorno dorme ancora o si sta svegliando. Predomina il silenzio. Nessuna automobile in giro. Poi c’è la situazione interiore altrettanto preziosa. Sono i primi gesti che si compiono in questo 2010 ormai iniziato da poche ore. Ci sono la consapevolezza, le speranze, la scaramanzia del proverbio che dice che quello che si fa il primo dell’anno si fa per tutto l’anno. Non riesco a svegliarmi all’ora desiderata. La mia corsa inizia con la luce non con il solito buio. E meno male che ieri sera prima dei bagordi avevo messo da parte felpa e calzamaglia, stamane mi sarebbe risultato parecchio complicato reperirli. Esco di casa assonnata e appesantita. La tavola ieri era imbandita di ogni ben di Dio. Un capodanno semplice, con alcuni compagni di elementari - medie e le famiglie che ci siamo creati. Noi donne ci siamo sbizzarrite ai fornelli dividendoci le portate, i mariti hanno apprezzato, i ricordi si perdevano a tanti anni fa: questo per noi sarà l’anno dei 40 belli tondi, ieri ci andava di affrontare insieme la sfida, viverla insieme fa meno paura.
E ora eccomi in strada, in compagnia di una pioggerellina delicata, che mi bagna senza che me ne accorga troppo. Gli alberi mi proteggono un po’, le pozzanghere fanno condurre il mio percorso a zig zag per evitarle, ma qualche volta mi piace anche correrci dentro, sentire il rumore dei miei piedi che si muovono nell’acqua, schizzarmi tutti i pantaloni, sono i momenti di libertà, le piccole trasgressioni ad una vita condotta all’insegna dell’ordine, della pulizia, della perfezione così difficile da raggiungere. Il paesaggio intorno a me è sempre il solito della strada di S. Pietro. Eppure mi sembra sempre diverso ad ogni allenamento. In questo periodo è un po’ offeso dalle recenti precipitazioni che ne hanno divelto parecchi alberi e reso pericolanti altrettanti. Chiazze di neve gelata permangono nei posti più freddi, il terreno è pregno d’acqua e quando costeggio i monti scorgo nuovi rigagnoli che esistono solo in questa stagione. Eppure fra poco il look della mia strada cambierà. Prima i bucaneve, poi le primule e le violette, l’erbetta verde, gemme e foglioline sui rami degli alberi, ci sarà una rinascita di cose belle e nuove, una rinascita piena di speranze, proprio come nella giornata odierna. La corsa mi sta svegliando e divertendo, ma faccio una fatica bestia, sento ancora rigirarmi nello stomaco i raviolini, l’arrosto, il cotechino, le lenticchie, nella testa i vini di Mauro, le sue vigne la nostra allegria garantita. Giro di boa. La mente ai prossimi impegni agonistici. E un pensiero che mi fa sorridere, quest’anno passo di categoria perché noi donne ne abbiamo così poche rispetto agli uomini? Fin’ora sono stata in quella delle ventenni, mica giusto! Ma poi subentra il pensiero che la situazione, vista la mia velocità in gara, non dovrebbe cambiare di tanto. Anno nuovo vita nuova, almeno il proposito di essere un po’ più competitiva e magari di perdere qualche chiletto e il primo dell’anno i buoni propositi si sprecano! Certo senza sacrifici non si ottiene niente: già, i sacrifici. A volte è bello farli, anche se è duro, dopo ci si sente migliori, anche se lì per lì... ma la corsa è un’ottima palestra di vita. Ti insegna che se vuoi veramente ottenere qualcosa devi lottare fino in fondo, non prendere scorciatoie. E’ che a volte i traguardi sono lontani e sembrano non arrivare mai, e le gambe troppo poco allenate per sopportare la fatica. Sono quasi arrivata, ancora un chilometro, ma per fortuna in discesa. Rotolerò, me lo sento, in questa corsa scomposta di inizio anno. Passa un’auto, il conducente, un amico, strombazza, saluto e sorrido. E’ bello aprire l’anno con i sorrisi! La musica del mio mp3 passa una canzone di Bruce Springsteen “Born to run”. Wow! Il cuore ha un tuffo, parole e musica mi sembrano così belle, io penso di non essere nata per correre, ma la corsa l’ho incontrata, mi ha dato tanto e ora sono qui ad iniziare l’anno con lei, pronta ad affrontare qualsiasi tipo di sfida compresa quella dei prossimi 40!

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