venerdì 24 aprile 2009

25 Aprile 2009

(perché il 25 Aprile non sia solo un giorno di festa, ma soprattutto un giorno di riflessione)

Figlio di una vecchia generazione. Vecchia generazione longeva, che ha saputo combattere e sopravvivere alla 2° guerra mondiale, e con tutte le sue difficoltà, tra la povertà e il nulla, ha saputo insegnarci i principi morali della Vita. Oggi, invece, raccogliamo senza remora, il frutto della finta libertà propinataci dal ’68 e dalle facili illusioni, dove il rigore morale che avrebbe dovuto modellare i nostri comportamenti è andato completamente perduto. Gli attuali contenitori televisivi e i talk-show si danno battaglia. Non hanno più un’idea precisa e frullano in continuazione il sacro con il profano, pur di agganciarsi alle alte vette della Dea Audience, creando nell’immaginario della gente, ma soprattutto delle nuove generazioni, quelle più pure, confusione e falsi ideali. Nel momento in cui sembra tutto perduto, accade all’improvviso di avere ancora una chance. Per chi ha fede, vede arrivare dall’alto una mano provvidenziale: “ E’ la più grave crisi economica mondiale dopo quella del 1929 “. E’ un segnale tangibile della Crisi dei Valori. Gli altarini si scoperchiano e si comincia ad intravedere ciò che l’uomo è capace di creare, ma nello stesso tempo di distruggere. Dalla Terra alla Luna, passando per una Tangente chiamata Capitalismo.E’ un evento straordinario, che dovrebbe portarci tutti con i piedi per terra, e invece si continua a fare finta di niente. Si è convinti che qualcosa cambierà.Ma lasciamo che siano gli altri a farlo per Noi. Una voce unanime dice: è solo questione di tempo, tutto ripartirà come prima. Eppure la Vecchia generazione, che pian piano se ne và, ormai giunto al suo capolinea, ci insegnò a suo tempo, che per alzarsi bisogna imparare a cadere, senza pensare troppo alle brutte figure, le quali fanno parte della nostra vita umana. E allora, basta con le retoriche e armiamoci di coraggio, se vogliamo realmente difendere la nostra LIBERTA’, prima che il lumicino si spenga del tutto. In questo principio credo fermamente, e mi sforzo ogni giorno, di trasmetterlo ai miei figli, sgomitando tra l’indecenza e la cupidigia del quotidiano. Non farsi ammaliare dalla futilità delle cose, facili e pronte all’uso, ma affascinarsi che il Futuro è sempre meglio del presente, soprattutto con l’impegno di ogni giorno nell’amore e nel lavoro. Vivo al pensiero che un giorno mio figlio/a potrà dire, così come penso dei miei genitori, sono orgoglioso/a di essere stato figlio di una generazione che ha saputo sopraffare la “guerra” nell’ambito della stessa civiltà.


Viva la Libertà.

Antonio Piccininno.

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